Racconti gialli by AA.VV

Racconti gialli by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
ISBN: 9788838912474
editore: Sellerio editore
pubblicato: 1996-06-12T16:00:00+00:00


Anton Čechov

Vendetta

Lyev Savvitch Turmanov, un degno cittadino che possedeva un piccolo patrimonio, una graziosa mogliettina e una bella piazzetta proprio in cima al cranio, stava festeggiando il compleanno di uno dei suoi amici con una partita a carte. All’improvviso, Lyev si ricordò che lui e la bottiglia non avevano contatti da parecchio tempo.

Si alzò e, passando in punta di piedi tra i tavoli, andò nella stanza accanto, dove i più giovani stavano ballando. Là sorrise amabilmente, batté con aria paterna sulla spalla di un giovane farmacista pelle e ossa, poi scivolò attraverso una porticina che metteva nella sala da pranzo. Su un tavolinetto rotondo, c’erano bottiglie e bicchieri. Tra gli altri rinfreschi, Lyev adocchiò un piatto contenente una mezza aringa guarnita di prezzemolo.

Si versò da bere, fece un gesto come se volesse pronunciare un discorso, vuotò il bicchiere e fece una smorfia. Poi, infilzò l’aringa con una forchetta e… ma improvvisamente udì delle voci al di là della parete.

– Benissimo – disse una voce di donna – ma quando?

– Mia moglie – mormorò tra sé Lyev Savvitch, riconoscendo la voce. – Chissà con chi starà parlando?

– Quando volete – replicò una voce di basso pesante e profondo. – Oggi non è possibile, domani sarò impegnato tutta la giornata…

«Questo è Dentjarev» pensò Lyev, riconoscendo la voce dell’amico. «Anche tu, Bruto! E così, è riuscita a prendere anche te nella sua rete? Per Giove, non c’è niente che le basti. In vita mia non ho mai visto una donna tanto intraprendente! Non c’è giorno in cui possa fare a meno di imbastire un’avventuretta!».

– Sì, domani sarò occupatissimo – continuò la voce di basso profondo. – Che ne direste di scrivermi un bigliettino? Mi farebbe tanto piacere. Ma dobbiamo trovare un sistema per poter corrispondere. Vediamo se ci riesce a trovare il modo. Non è affatto sicuro spedirsi messaggi per posta, c’è il rischio che la vostra posta finisca in mano a quel tacchino. Se poi voi scrivete a me, mia moglie potrebbe aprire la lettera durante la mia assenza, e allora…

– Come possiamo fare, allora? – domandò la moglie di Lyev.

– Dobbiamo studiare qualcosa. Non sarebbe prudente servirci di un domestico, perché quel granchio di vostro marito sorveglia certamente i domestici. Chissà se starà ancora giocando a carte?

– Sì, e perde sempre, quello scimmione!

– Dev’essere fortunato in amore, allora –. Dentjarev rise. – Ascoltate, piccola mia, m’è venuta un’idea. Di ritorno dall’ufficio, domani alle sei, passerò dai Giardini Pubblici, dove ho appuntamento con l’ispettore. E così, gioia mia, vorrei che faceste in modo poco prima delle sei, ma non più tardi, di lasciare un biglietto per me nel vaso di marmo che sta a sinistra del pergolato. Conoscete il punto di cui parlo?

– Certo che lo conosco – disse la moglie di Lyev.

– Sarà poetico e misterioso. E in tal modo né quella testa di legno di vostro marito né quella vecchia befana di mia moglie sapranno niente. Capite?

Lyev Savvitch vuotò un altro bicchiere e ritornò alla sua partita. La scoperta che aveva appena fatto non lo lasciava sorpreso; non suscitava nemmeno la sua gelosia o la sua collera.



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